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CAPITOLO SECONDO
DELLE MODANATURE.
L
e Modanature sono come l’alfabeto dell’Architettura . La loro differente combinazione
produce differenti profili per tutte le specie d’ordini. Queste Modanature sono di tre sorti,
piane, tonde e miste. Vedi Tavola IV.
Niuno può allontanarsi da queste belle forme costrutte con regole geometriche, senza ca-
dere nella barbarie, come vi caddero i Goti e la setta Borominesca, che fecero in questo
genere cose orribili. Quanto sono ammirabili le produzioni della bella Architettura antica,
per l’eleganza, varietà e semplicità delle Modanature. E d’avvertirsi però che tali Modanature di
rado eccedono in oggetto la loro altezza, ma bisogna aver riguardo alla distanza donde si veg-
gono; si deve ancora avere l’avvertenza di adattare le più ricche a’ luoghi più nobili, e le
più semplici a’ più sodi.
Le Modanature regolari sono otto.
1 A.
2 B.
3 C.
4 D.
Pianetto, ovvero Listello
Tondino, o Astragallo.
Ovolo.
Guscio, o Cavetto.
5 E.
6 F.
7 G*
8 IL
Gola rovescia .
Gola dritta.
Scozia.
Toro, o Bastone,
CAPITOLO TERZO
DELL’ ORDINE TOSCANO.
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iene cosi denominato Lordine Toscano, perchè gli antichi popoli della Lidia, essendo
venuti dall’Asia per popolare la Toscana, la quale forma porzione dell’ Italia, furono i primi
che vi fabbricassero alcuni tempj di quest’ordine. Non abbiamo monumenti antichi, da’quali
possiamo dedurre mi ordine Toscano regolare. La colonna Trajana, la quale ha otto diametri,
è senza ornamento, e per essere il di lei piedestallo Corintio, non può servir di modello per
quest’ordine. Egli è composto da più parti desunte dagli altri ordini, che chiamar si potreb-
bero piuttosto Doriche che Toscane, le di cui proporzioni rimangono alterate. Gli Anfiteatri
di Verona, di Fola nell’Istria, e di Nimes in Francia, sono troppo rustici per servir di re-
gola alla composizione Toscana . Tralasciando or dunque di trattenerci in osservazioni, le quali
poco importano, passeremo a dare la sincera spiegazione delle successive tavole dello stesso or-
dine Toscano, secondo quel tanto che ci ha dimostrato il nostro Barozzi da Vignola per van-
taggio de’ giovani studiosi. Ho tenuto lo stesso metodo dello Spampani ed Antonini per la
disposizione delle tavole, cioè in primo luogo il piedestallo, e la base con porzione della co-
lonna, quindi l’Architrave, Fregio e Cornice con suo sottoposto capitello, e porzione della co-
lonna; in seguito alle dette due tavole succede L Intercolunnio semplice., quindi LIntercolun-
nio con Arco senza piedestallo, e finalmente l’Arco con piedestallo, che formano le cinque pre-
dette tavole spettanti all’ordine Toscano; così dicasi degli altri ordini. L’istesso metodo si tiene
dai Professori per iniziare i giovani principianti in questa bell’arte, cioè iucominciando sempre
le parti in grande, quindi gli intercolurmj successivi. 11 testo genuino dell’Autore sarà lineato
in margine,.
T A V O L A I V.
Del Piedestallo Toscano.
„ Ancorché nell’ordine Toscano rare volte occorra di farvi piedestallo, nondimeno l’ho po-
sto qui in disegno per seguire la disposizione; avvertendo, che in tutti i cinque ordini (e
„ ciò serva di regola generale) ho osservato i piedestalli con i suoi ornamenti dover essere la
terza parte della sita colonna 5 compreso la base ed il capitello; siccome tutto L ornamento
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